Il campanile è stato invece realizzato nei primi anni del Novecento, su progetto di Lorenzo Porciatti, in stile neogotico con richiami all’architettura moresca.
Oltre ad una preziosa teca in argento del XVII secolo, all’interno della Chiesa di S. Giovanni Battista sono custodite le reliquie (parti delle braccia e delle gambe) appartenenti al Santo Patrono della città, Guglielmo di Aquitania, detto anche “di Malavalle”.
Persa tra storia e leggenda, l’origine di questo santo è ancora per molti versi incerta. Basandosi sulla sua prima biografia redatta dal discepolo Alberto, Guglielmo era un cavaliere appartenente ad una stirpe nobile dell’Aquitania, scomunicato dal Papa per la condotta dissoluta e peccaminosa. Colto dai rimorsi, si diede poi ad una vita di penitenze corporali.